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Perché i cibi fermentati fanno bene?

Scopri i tanti motivi per iniziare a mangiare cibi fermentati

Spesso sento dire “sto facendo una cura di fermenti”, ma questo va bene se si ha un problema temporaneo. Per scoprire perché i cibi fermentati fanno bene, bisogna assumerli ogni giorno e integrarli nella nostra alimentazione.  Si crede che basti prendere un po’ di fermenti lattici da una bustina per una settimana e il nostro sistema immunitario sarà a posto per anni.

Sfortunatamente non è così. Il nostro intestino ha costante bisogno di fermenti lattici buoni che aiutino a combattere infezioni, infiammazioni e malattie. Ma non solo, bisogna dare da mangiare a questi batteri.

All’interno del nostro intestino vivono tre macro tipologie di batteri: batteri buoni, batteri cattivi e batteri oppurtunistici.

Il terzo tipo di batteri è in un certo senso l’ago della bilancia. Questi batteri vengono chiamati opportunistici perché sostengono la tipologia prevalente di batteri all’interno dell’intestino. Se abbiamo un’abbondanza di batteri buoni, questi “opportunisti” si schiereranno dalla nostra parte diventando anche loro batteri buoni. Ovviamente vale lo stesso se i batteri prevalenti sono quelli cattivi.

Il modo migliore di essere certi che la nostra flora intestinale sia sempre dalla nostra parte è dare da mangiare continuamente a questi batteri buoni e ripopolare con costanza le colonie. Per fare questo basta assumere fibre insolubili e probiotici. Ma questi batteri devono essere di diverso tipo, non basta assumere il batterio bifidus per assicurarsi un ottimo sistema immunitario. Ci sono decine di acidi lattici che aiutano la flora intestinale e più varietà è presente nel nostro intestino, più semplice sarà avere un sistema immunitario forte.

Spesso si pensa (o magari è la pubblicità che cerca di convincerci…) che basti uno yogurt a mattino per avere un’intestino impeccabile, ma la verità è che all’interno dello yogurt i ceppi di batteri buoni possono arrivare al massimo a 5, mentre, ad esempio nel kefir, ce ne sono fino a 50.

Le verdure fermentate, ad esempio, non solo contengono moltissimi batteri buoni, ma sono anche ricche di fibre insolubili che “danno da mangiare” ai batteri buoni che vivono nell’intestino. Inoltre alcune verdure fermentate in particolare (come i crauti) contengono più vitamina C e calcio di molti integratori in commercio.
Mangiando con regolarità verdure fermentate ci assicuriamo una flora intestinale varia e sana.

Molti batteri buoni che mangiamo non sopravvivono all’ambiente acido dello stomaco per più di due ore, dunque non arrivano neanche nel nostro intestino. I probiotici contenuti in kefir, kombucha e verdure fermentate invece, hanno una percentuale di sopravvivenza maggiore di molti altri fermenti e arrivano in grandi quantità intatti nel colon.

Dunque, in conclusione, varietà e costanza, queste devono essere le due parole chiave per rendere l’intestino forte e resistente.
Ricordate sempre però, che insieme all’alimentazione, una cosa fondamentale è l’esercizio fisico. Un leggero esercizio anche di breve durata ma costante e regolare aiuta a stimolare la crescita dei batteri buoni nell’intestino.