Sappiamo che cosa è il kefir ma a cosa serve?
Nonostante si senta parlare di kefir ovunque, siamo sicuri di sapere a cosa serve? Questa bevanda, che fino a qualche tempo fa era sconosciuta alla maggior parte degli italiani, ora è diventata una moda e se ne parla addirittura in televisione.
Ma che cos’è il kefir? si tratta di un latte fermentato utilizzando dei “grani” che in realtà sono colture di batteri e lieviti utili per l’organismo.
Si chiamano grani perché alla vista sembrano dei granelli, ma sono solo agglomerati gelatinosi e non hanno niente a che vedere con il grano o i cereali. Molti infatti negli anni mi hanno chiesto se potessero usare i grani anche se celiaci.
Kefir: origini
Questo latte fermentato proviene dal Caucaso e dall’Asia minore. In queste zone, dove il suo consumo era regolare e diffuso, è conosciuto come la bevanda della longevità. Preparare il kefir a casa è molto semplice, ma soprattutto, per chi acquista il kefir nei negozi è una vera e propria scoperta.
Quali tipi di batteri sono presenti nel kefir?
Il kefir industriale probabilmente possiede un quinto dei fermenti che potreste assumere con il kefir fatto in casa. Inoltre non sempre sapete con che latte viene prodotto e quanta strada ha fatto per arrivare fino a casa vostra. E’ importante sapere che il kefir può essere bevuto anche da chi è intollerante al lattosio perché, proprio tramite la fermentazione, gli zuccheri del latte (lattosio) vengono consumati dai lieviti e quindi non sono più presentii. Il kefir fatto in casa contiene più o meno lo 0,3% di lattosio contro il 3% di quello acquistato.
Da diverse ricerche scientifiche si è compreso che nonostante l’industria abbia cercato di ricreare gli stessi ceppi di batteri per uso “commerciale“, i risultati ottenuti dal kefir fatto in casa con i grani sono di gran lunga più evidenti. Il kefir contiene da 35 a 50 ceppi di batteri utili per la flora intestinale (lo yogurt solo 7 ). Il kefir è un vero e proprio “turbo boost” per rigenerare l’intestino e depurare il fegato e il corpo. Se avete problemi di digestione il kefir è un vero toccasana perché ricco di enzimi che aiutano a digerire il cibo, inoltre è molto utile per regolarizzare l’intestino e ne basta veramente poco per ottenere i benefici.
Un’analisi di decine di studi effettuati in tutto il mondo ha evidenziato una lunghissima lista di ceppi di batteri, lieviti e funghi che sono stati trovati in kefir provenienti da diverse parti nel mondo. Lo stesso studio dimostra come la composizione microbiologica vari sensibilmente in base alla zona. Tra gli studi analizzati ce n’è uno effettuato in Italia che mostra quali siano le popolazioni più frequenti nel kefir che viene fermentato nel nostro paese.
Di seguito la composizione più frequente dei batteri e lieviti nel kefir di latte in Italia:
E’ facile vedere, confrontando questa lista con quella di un kefir acquistato al supermercato, come la varietà sia maggiore. Nella tabella vengono indicati solo i ceppi principali.
A cosa serve il kefir?
I benefici del kefir sono ormai ben noti nella comunità scientifica, e come abbiamo già visto, esistono moltissimi studi a supporto, tra le tante azioni benefiche che questa bevanda ha sul nostro organismo il kefir:
- regolarizza l’intestino e riduce la costipazione
- aiuta nel trattamento e la prevenzione dell’intestino permeabile
- riduce o in alcuni casi elimina allergie e sintomi dell’asma
- aiuta a prevenire e riduce i sintomi dell’influenza e dei raffreddori
- rifornisce l’intestino di probiotici in caso di assunzione di antibiotici
- allevia i sintomi dell’ulcera e dell’IBD
- aiuta nel trattamento della diarrea
- utile per chi soffre di intolleranza al lattosio
- aiuta a dormire meglio
- cura infezioni da lieviti
- aiuta a combattere le infezioni da Helycobacter Pylori
- regolarizza la pressione del sangue
- antibatterico e antimicrobico.
I benefici del kefir sono davvero molti e, anche se la ricerca scientifica deve ancora confermarne molti altri, sappiamo che la sua assunzione è certamente un vantaggio per la nostra salute, soprattutto se diventa una buona abitudine.
Per ottenere alcuni di questi benefici, in genere bastano solo pochi giorni, ma la costanza nell’assunzione è in grado di garantire ottimi risultati.
Ovviamente non si tratta di un cibo miracoloso. Continuare a seguire una dieta sbilanciata, mangiare cibi poco sani, e avere uno stile di vita sedentario o estremamente stressante, non aiuterà a vedere benefici in modo significativo, neanche nel lungo termine.
Come imparare a fermentare il kefir in casa?
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